Ispiri, bevi, ingurgiti e aria, acqua e cibo producono energia corporea. Il processo è noto e non differisce da quello di una stufa a legna accesa in soggiorno. Che permane misterioso è come due noci ingurgitate da homo sapiens producano pensiero.
“Cosa” fa apparire il pensiero da un paio di amminoacidi? Che il pensiero già alberghi, bruto e in potenza, negli elementi che ingoiamo e si sprigioni nel metabolizzarli? Oppure quegli aminoacidi sono carburanti che attivano altre sostanze e meccanismi? Comunque sia un dato è certo, senza l'apporto di aria-acqua-cibo il pensiero s’interrompe, ma permane un problema, Il problema:
nel processo fisiologico produttivo di pensiero, a parità di mattoni essenziali utilizzati e correlati residui escrementizi espulsi, c’è chi libera l’energia prodotta sparando cazzate e chi capolavori. Cazzate e capolavori nient’altro che codici culturali come tali non scientifici? Prendiamo nota preferendo andare oltre: plausibile che il pensiero non derivi da un processo e sia tutt’altro che un funzionamento? Disponiamo di una scienza per tale regno?