«Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia…»
Non vorrei smentire Gesù ma solo nel leggere le «quattro nobili verità» del Buddha[1] mi sono sentito meglio pur senza praticarle. Efficaci in sé e di per sé. Concettualizzare è già praticare[2].
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1 Prima nobile verità: tutto è dolore; seconda: il dolore ha una causa; terza: il dolore ha un termine. La quarta è, stile Gesù, più metodologica: il modo per eliminare il dolore è l'Ottuplice Sentiero nel quale, in ogni caso, la retta azione è congiunta al retto pensare: retta comprensione
, aspirazione e azione, retti mezzi di sostentamento, retto sforzo, retta consapevolezza e concentrazione.
2 Per certi versi anche Gesù e il cristianesimo storico l’hanno affermato contemplando il peccato di pensiero e parola.