Passavo davanti alla cappella dell’ospedale mentre andavo spedito verso l'urologia, ma attratto da due suorine rallentavo. Quella giovane diceva all'anziana: « Grazie di cuore per tutto quello che ci ha donato! » e l’altra: « Vi ho dato soltanto quello che ho ricevuto! ».
Si rimpallavano ogni possibilità di valore individuale e di merito personale come una patata bollente, da quelle parti di autorale si riconoscono perlopiù colpe e difetti. Niente di grave, non dicevano per davvero, il tono era enfatico ma formale, manierato come il portale barocco della cappella.