C’è pensare logico, estetico, etico, meditativo; pensiero che ricorda, considera, pondera, individua, inventa; pensieri che si mischiano, che si collegano (connettere); pensiero che verifica e pensiero inferenziale, c’è anche il pensiero riflessivo che pensa se stesso, ma prima di tutto questo operare ci sarebbe da indagare l’accadimento spontaneo di ogni mattina quando al risveglio sorge - chissà da dove? - il pensiero primario “Sono”, senza nome, tempo, qualità e attributi, dura un attimo ma accade seguito dal pensiero “Sono io” e da qui tutti gli altri pensieri.
Forse ‘sta strana cosa non è neppure un pensiero; da dove, come e perché si attiva? Dicono che questo evento basic quanto assoluto e necessario, sia prodotto dall’attività cerebrale, ma può anche darsi che, in qualche maniera, non sia il prodotto ma il motore[1].
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1 Io sono colui che sono (Esodo); “Percezione immanente” (Husserl); Volontà-impulso-prepotente (Schopenhauer).