All'opposto di spiritualismi estremi incontriamo radicali antropologie meccanicistiche che interpretano l’uomo riducendolo alla biologia della sua corporeità.
Un po’ perché gli estremismi s’incontrano, un po’ perché entrambe le concezioni evirano l'irripetibile unicità del soggetto castrandogli il peculiare pensiero - nel primo caso sublimandolo e nel secondo "cosificandolo" - alla fine producono figure combacianti.
Segue un assaggio comparativo: