L’uomo è artefice d’inedite realtà, tale abilità immaginativa-narrativa è il più grande capitale di cui disponiamo e insieme il più insidioso, perché possiamo produrre costrutti di bellezza o disastrosi deliri.
C’è un qualcosa di reale, di stabile, di non relativo, che precede questo nostro operare creativo o fluttuiamo su una tabula rasa? Ciò che ci precede è la natura. Ma non è che la natura sia anch’essa una narrazione di una qualche entità che la precede?
In fin dei conti la domanda è irrilevante, l’evento della natura permane mozzafiato anche causa sui, per certi versi ancor di più.