Nell'osservare un vecchio neurologicamente perfetto ma davvero idiota e contraddittorio mi sono chiesto come abbia potuto funzionare in quel modo per così tanto tempo. Ho considerato che nei circa sette miliardi e mezzo di persone viventi in questo momento, me compreso, tutto sommato risulta infrequente un personale pensare-parlare davvero coerente al principio di realtà. Ci riescono a tratti scienziati, filosofi, artisti, contadini, gente di mare e artigiani, per il resto imperversano chiacchiere individuali, concezioni e parole futili, deliri soft di filastrocche di opinioni soggettive, personali film non corrispondenti alla realtà di fatto.
Tale distanza tra soggettivo e oggettivo che assomiglia al pensare di schiacciare il pedale del freno mentre di fatto si preme quello dell'acceleratore, o viceversa, dovrebbe procurare sfaceli di massa a raffica, invece nonostante lo scostamento tra prensiero e realtà quasi tutti, bene o male, funzionano lo stesso. Indizio che la chiacchiera individuale ha il potere di generare una circoscritta realtà efficiente, sorta di soggettivismo universale non del tutto coerente eppure funzionante, perlomeno ad uno specifico livello, dunque a suo modo reale.