Nel presidio ospedaliero delle Molinette il dolore te lo sedano i medici, invece per lenire la sofferenza la struttura offre la cappella cattolica e la ”Stanza del silenzio”, spazio interreligioso per “ritrovarsi col proprio spirito” così contrassegnato:
Senza badare alla miseria estetica dell’immagine evocante quella appiccicata sui cessi - qua le femmine, là i maschi, gli asessuati la facciano in ginocchio - entro nella disadorna stanza e provo a zittire la mente ma un pensiero irrompe: « Forse meglio raggiungere la cappella del Dio nostrano, là almeno avrò qualcuno da bestemmiare, che soddisfazione c’è nello sparare su una parete bianca un “porco Nulla”? »
Spedito la raggiungo, centinaia di madonne, cristi e santi tutti là per soddisfarmi. Indifferente al trionfo di culetti dei putti sfido un cristone sull’altare che risorge dal sepolcro, un quadro del ‘700 di fattura modesta però bello grande. Braccia muscolose, faccia gagliarda, in mezzo alle gambe coperto da un velo qualcosa di mastodontico, ma la sua potenza non viene da lì bensì dalle panche dove numerosi lo hanno implorato di tenere in vita la sorella schiacciata dal tram o il figlio colpito da leucemia impregnandolo così della loro fede e ingravidandolo di potenza. Che sarebbe Iddio senza l’uomo?