Incappo nella citazione:
«Io ritengo che Gesù di Nazaret sia stato il più felice uomo che sia vissuto».[1]
Diffiderei di uno così - deficiente che non si guarda attorno constatando con empatia l'imperversare della sofferenza - ed esula dalle mie competenze il diagnosticare lo stato d’animo altrui, ma la citazione è utile nel suo implicito riconfermare un dato: nell’intera storia umana Gesù di Nazareth è stato, ed è, il più tirato per la giacca [2], in tutte le possibili direzioni e con ogni forza che la fisica consente.
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1 Dorothee Solle, Phantasie und Gehoram, Stuttgart 1968, p. 61 (trad. it., Morcelliana Brescia 1970, p.75 – cit. Hanna Wolff, Gesù, la maschilità esemplare, Queriniana).
2 «Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirandole a sorte per sapere quello che ciascuno dovesse prendere.» (Marco 15,24)
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Sacro&Profano