Il filosofo che teorizza la soggettiva capacità d’elaborare un'analisi concettuale pura, rigorosa e assoluta, attraverso un presupposto immacolato pensare logico non filtrato da sé medesimo, non interpretato dal linguaggio che utilizza, non condizionato dall’essere figlio del suo tempo e latitudine, non eccitato o contaminato da dinamiche inconsce, assomiglia al teologo fondamentalisma: dogma differente medesima altezzosità.
La capacità di pluralismo sostenuta dalla consapevolezza dell’inevitabile provvisorietà-parzialità connaturata al soggettivo pensare è qualità dei razionali prima che virtù degli umili.