Un assiduo cliente dell’erboristeria venne con un amico tanto malato che manco parlava, ma nell’uscire mi disse: «Qui starebbe proprio bene il vaso di Sciacca della mia collezione.» La settimana dopo il cliente abituale tornò con la notizia della morte dell'amico e il vaso in regalo. Adesso è lì a gratis sullo scaffale per - e di - tutti quelli che lo apprezzano.
Conveniente che cominci a considerare tutto quello che ho come quel vaso, al pari del giardino botanico contiguo alla casa venduta anni fa: quando passo mi piace osservare il Ginkgo crescere impipandosi del succedersi dei proprietari.
Mi torna alla mente l’ingegnere meccanico che progettava motori semplici perché convinto che i pezzi davvero affidabili sono quelli che non ci sono. Forse meglio il Mandala di sabbia dei buddhisti, quello costruito con estrema cura e spazzato via al termine del lavoro, così da universalizzarlo.