C’è approssimazione e un po’ di prepotenza nel collocare le persone all’interno di gruppi sociali codificati. Tra i gruppi più strambi la fantasiosa fascia del cosiddetto “profilo socio-economico-culturale” categoria evidentemente astratta inabile nel cogliere reali valorose espressioni culturali in contesti socio-economici svantaggiati e tangibili miserie culturali in contesti opulenti. Eppure, così, misurano.
Singolare che tale bislacco profilo sociale sia presente nel gergo scolastico - non tanto negli studenti e docenti, ma nel Ministero dell’istruzione e connessa burocrazia - e in quello dei pubblicitari indaffarati con l’Auditel.
Chissà come avrebbero "misurato" il signor Spinoza tornitore di lenti, l’ispettore doganale Melville, l’assicuratore contro gli infortuni Kafka, il corrispondente commerciale Pessoa?
Profilo socio-economico-culturale basso? Medio? Alto?
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Filosofia di strada