Crepitio dalla ruota anteriore destra, vado dal meccanico. Nell’attesa che si liberi il ponte per alzare l’auto passeggio nei giardinetti pubblici di faccia all’autofficina. Sulle panchine trionfi di cuoricini e scritte a pennarello nero indelebile; davvero numerose, appiccicaticce nei contenuti. Calligrafie così ben leggibili che implorano l’attenzione del passante. Manco un trivio, tutta roba romantica, faccenda di femmine del liceo contiguo ai giardinetti. Una scritta definisce l’amato: «Sei l’interpretazione dei sogni che al mattino ho dimenticato».
Il meccanico mi chiama, il rumore era procurato da un lamierino allentato. Tutto a posto, nessun pericolo, posso ripartire. A rischio permangono le liceali.