BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Venerdì, 25 Luglio 2014 11:24

italiano 1 - sanscrito 100

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Ogni cosa si designa col suo nome, ma ogni lingua è completa a modo suo.
In qualsiasi glossario sanscrito il termine “Coscienza” è riportato, come minimo, in una ventina di modi differenti. Nei dizionari inglese-sanscrito nel tradurre “consciousnestroveremo un centinaio di nomi diversi, tutti altamente specifici. Nell’apprenderli il pregiudizio che li interpretava difficili, superflui, obsoleti o rari, diventa apprezzamento per l’esauriente puntualità espressa.

Nelle moderne lingue europee, invece, disponiamo sempre e solo del lemma “Coscienza” che vira confusamente a seconda dell’ambito. C’è quella morale del Grillo Parlante di Pinocchio, quella neurologica, psicologica, psichiatrica e filosofica intesa talvolta come interiorità. Medesimo termine con qualche differente interpretazione e l’equivoco in agguato. Anche aggiungendo la “coscienza di classe” le opzioni permangono davvero misere rispetto al sanscrito.

Questo un po’ sleale comparare le correnti lingue nostrane - invece del latino e del greco antico - al sanscrito, attenua ma non assolve l’ingrata smemoratezza per l’ancestrale madre protoindoeuropea. Per perdere per strada così tanti pezzi probabilmente li si è valutati inutili. Peccato.

Ultima modifica il Mercoledì, 06 Agosto 2014 11:27

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