Ho venti gatti. Nell’osservarne le differenze vedo individualità e un po’ mi viene da diffidare di tutto quello che ho sentito dire sull’istinto.
Ho due nipoti. Nell’osservarne l’imprevedibilità, l’estrosità, la libertà, l’apertura e la chiusura, l’originalità, la capacità di imprendere e di spiazzare, di tenere il broncio e di non tenerlo, l’evidente differenza tra loro, lucido diffido di tutto quello che ho sentito dire sull’istinto.
Anche se, tutto sommato, potrebbe essere scritta una storia felina, la storia umana appare tanto più articolata e originale da chiedersi tutti, lontani da gineprai di “anelli mancanti”, da giudizi di superiorità o inferiorità, da diatribe tra atei e religiosi, il motivo dell’umana stravolgente specificità. Territori poco frequentati, deserti colonizzati da confessioni religiose. Peccato.
Immagine: «Dino e l’ombra 1», Andrea Martinelli.