Scegliamo libri e giornali da leggere, film, programmi televisivi e anche pagine da visitare in rete. Anche gli amici li selezioniamo per personale affinità di pensiero e sentire.
Eppure in questa sana appartenenza mica possiamo davvero percepire il mondo: per sentirgli il polso occorre frequentare casualmente persone, meglio se numerose, che grazie al non essere scelte rappresentino senza inquinamenti la totalità.
Privilegiato è l’insegnante che non sceglie gli studenti delle sue classi e neppure i colleghi, anche chi conduce un negozio al dettaglio è avvantaggiato insieme agli impiegati delle Poste addetti al pubblico, ma al primo posto c’è l’algerino che da tre decenni vende fazzoletti al semaforo, roba da conferimento immediato e meritato di laurea honoris causa in sociologia.