Inghiotto la compressa e il mal di testa cessa di colpo come un temporale estivo grazie a chi l’ha formulata, grazie all’ingegno di tutti quelli che hanno dato risorse e intelligenza per generare-realizzare farmaci efficaci. Salgo sul treno, sull’aereo, sul traghetto e arrivo a destinazione. Talvolta i sedili sono sporchi, qualche volta ritardano, ma grazie all’ingegno di qualcuno, grazie all’Altro, arrivo.
Non lo conosco, sovente è morto da tempo o abita lontano, ma in ogni caso merita obiettiva riconoscenza per l’aver inventato la pizza napoletana, per l’aver scritto nel Seicento un testo di filosofia, per aver progettato e realizzato un computer che mi fa lavorare meglio e anche per l’antiparassitario che toglie il prurito al gatto, per il calorifero e la forchetta, la neurochirurgia e le regole di grammatica, per le scarpe e gli occhiali.
Qualcuno ha procurato molto danno e poco profitto, qualcun altro ha però compensato, anche morendoci, riparando con bilancio positivo. Un po’ di ammirazione, gratitudine, riconoscenza sono il minimo sindacale che l’Altro oggettivamente merita.
Tutto sommato dittature e olocausti sono stati storicamente implementati da malmostosi ingrati.
« E che felicità ci dà l'insegna luminosa quando siamo in cerca di benzina »
cantava Franco Battiato (“Frammenti” 1980). Faceva lo spiritoso, però non male.