Se si vive in campagna è proficuo, per il filosofo, accudire una trentina di gatti; siccome, di solito, campano meno degli uomini dopo un po’ qualcuno morirà e nel contempo qualcun altro nascerà. Ciclo che elargisce all'osservatore impressione di immortalità, però, per farne esperienza piena, è preferibile non dare nome ai felini. Quando il corpo del gatto invecchia e non risponde più, lui indifferente si sdraia sotto un cespuglio di lavanda e, mentre altri nascono, crepa.
Anche gli uomini mediterranei delle zone rurali quando il corpo non risponde più non si preoccupano dell’ignoto però, imperfetti, si rattristano dello stato di abbandono degli ulivi e della vigna che non possono più potare e zappare, quasi che il mondo, o almeno un suo frammento, necessiti a oltranza di loro.