BLOG DI BRUNO VERGANI

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Sabato, 06 Agosto 2011 11:28

Palloni aerostatici

Scritto da  Bruno Vergani

Quando l’Io sorge e appare il mondo le cose si complicano. Cosa significa cosciente? La sensazione d’essere vivo e' un pensiero? Cos’è il pensiero? Chi sperimenta la coscienza di essere?

L'anestesia che precede un intervento chirurgico un po’ risponde; fa comprendere il vivere e il morire: la coscienza inizia a ritirarsi; il nome che porti e il ruolo che svolgi li avverti rarefatti; ti abbandonano rapidi tutti gli affetti ed ogni amore. Per ultimo, quando stai per addormentarti, forse per sempre, ogni idea sparisce prima fra tutte quella di Dio. Un momento prima di non esserci più, ti viene perfettamente chiaro che la questione essere-divenire nulla c’entra con palloni aerostatici che traghettano alle alte sfere, tutto si semplifica in pensare/non pensare permesso dal  "sono"  e spento dal "non sono". Quando il  pensiero di essere si attiva tutto esiste, quando si ritrae nulla esiste. Tutto qui.

Ultima modifica il Venerdì, 28 Ottobre 2011 20:11
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2 commenti

  • Link al commento  aria Sabato, 06 Agosto 2011 14:31 inviato da aria

    Sì però come spieghi che esistono coscienze più coscienziose delle altre nella coscientizzazione della santa vocazione al profitto (ad maiorem dei gloriam, of course...)? 8-)

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/05/caccia-al-tesoro-di-cl/149961/

    Rapporto
  • Link al commento  bruno vergani moderatore Sabato, 06 Agosto 2011 19:01 inviato da bruno vergani moderatore

    Cara Aria, credere nei palloni aerostatici che traghettano alle alte sfere può -in certi ambienti- implementare il meccanismo, molto terreno, della rana di Galvani, di cui avevo scritto:

    "I giovani preti con i quali scherzavo in semplicità adesso sono vestiti di rosso come a carnevale e portano strani copricapi. Chissà se con l'ingrandirsi dell'organizzazione e con il maggior potere si siano persi per strada i propositi dell'inizio. Non lo so, ma so per certo che se oggi fossi ancora dentro e un mio superiore mi avesse chiesto di aprire, a mio nome, un conto in Svizzera, come ipotizza il pubblico ministero al mio ex capo casa, lo avrei fatto senza battere ciglio. Forse avrei nell'intimo disapprovato il nome di fantasia del conto in codice "Paiolo" ma me lo sarei intestato per obbedienza. Lo avrei fatto come se me lo chiedesse Iddio come i ragazzi arabi che si fanno saltare in aria col tritolo per raggiungere rapidi il paradiso. Lo avrei fatto di scatto come la rana morta di Galvani muove la zampa per impulso elettrico. Si. Avrei fatto come le bambine e le ragazze di quella parrocchia in Toscana dove su ordine del parroco gli bevevano il seme. Lo hanno fatto per dieci anni consecutivi convinte di ingurgitare il corpo e sangue di Cristo. E' tuttavia ammirevole che il sacerdote, ligio alle indicazioni dottrinali, non abbia mai usato il preservativo. Beh, tutto sommato a me è andata abbastanza bene, meglio un dito nell'occhio che una minchia nelle fauci, forse la provvidenza esiste davvero."

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