La fede in Dio di natura logica capace di dare ragione di se stessa, come quella che indagando il mondo considera la possibilità di un Dio cretore un’ipotesi plausibile, è più una costruzione ragionevole che una fede vera e propria. La fede genuina[1] è invece una tensione irrazionale che, non necessariamente legata alle rivelazioni delle confessioni religiose, tira dritto verso un assoluto. La fede conduce in un diverso paradigma esistenziale dove non è più valido ciò che è vero, ma ciò che fa vivere meglio.
Di fatto la fede in Dio consente a milioni di individui di reggere le difficoltà dell’esistenza perché gli dà un senso al mondo, perché gli azzera le paranoie, perché li aiuta ad accettare ciò che non possono cambiare, perché gli facilita l'adattamento ai cambiamenti[2], perché gli garantisce una vita dopo la morte.
Chi ha fede in un Dio che sente affidabile vive in un modo particolare, i vantaggi procurati dalla fede sono così evidenti che talvolta chi la fede non ce l’ha è un po’ invidioso di chi ce l’ha. La cosa singolare è che chi ce l’ha non sa perché ce l’ha e chi non ce l’ha, ma vorrebbe averla, non sa perché non ce l’ha. Chissà dov’è il punto preciso, la soglia dentro un individuo dove al di qua non c’è fede e di là c’è? E come ottenerla, la fede? Di certo non possiamo scegliere razionalmente di averla, non sarebbe più fede, neppure possiamo chiedere a Dio di darcela se non siamo già credenti. E’ un moto irrazionale che, come tutte le follie, per essere autentica deve sorgere spontanea o capitare in sorte.
___________________________________________
1 Quella alla Kierkegaard, quella del salto irrazionale verso un tutt'Altro per superare la disperazione insita (a dire degli esistenzialisti) nella condizione umana, che ragione e logica non possono risolvere.
2 Ma non è che tra un paio di millenni, se ci saremo ancora , avremo un mondo abitato da gruppi umani con fedi in visioni assurde ma rassicuranti, che proprio grazie a queste si saranno adattati meglio all’ambiente, rispetto a gruppi che avranno perseguito saperi scientificamente validati che risulteranno estinti? Abbracciare la verità (necessariamente presupposta) invece di facili e false consolazioni ci fa sentire paladini di autenticità, ma non è per nulla dimostrato che sia una strategia vincente nella lotta per la vita.