Mentre pensavo a Nietzsche che giudicava la compassione una utilizzazione dell’altro miserabile, allo scopo di esaltare la nostra sentimentalità egoistica; una sorta di culto dell’io sotto le spoglie opposte della bontà, ho incontrato al supermercato una signora sciancata di brutto e l’ho aiutata a sbloccare il carrello che le si era incastrato nel banco della frutta, tra le pere e i cavolfiori. Gesto tecnico spontaneo e se lo storpio fossi stato io invece che la signora sarebbe stata lei ad aiutarmi, senza sentirsi per questo eroica o particolarmente buona.
Non escludo che ci sia qualcuno che camminando per la via sia spinto da forze misteriose a prendere a sberle tutti quelli che incontra, ma animali sociali siamo perlopiù spinti a darci una mano. Tutto molto semplice, tutto molto naturale.