In ospedale avevo incontrato un vecchio morente che invece di lamentarsi del suo stato pensava tutto il giorno all’orto di casa (ne avevo scritto qui). Il panteismo dovrebbe essere una esperienza diretta, evidente, immediata e semplicissima come quella di quel vecchio, invece è roba da filosofi monismi che con speculazioni attorcigliate armeggiano forma, luogo, spazio, modi e attributi, nel tentativo di superare ogni dualismo e proporre un monismo cosmico che alla fine, dopo una serie di tripli salti mortali, non di rado risulta piuttosto misterico e quasi sacerdotale.
Strano Dio quello del panteismo, è tutto però lo possono vedere solo certi filosofi.
Forse meglio l’orto di casa, si regge da solo senza bisogno di spiegazioni, consola un po', non produce crampi mentali e lo vedono tutti quanti.