Leggere libri richiede tempo, molto tempo, troppo tempo, ma prima o poi inventeranno un cavetto USB-bionico con un capo che ficchi nel computer e l'altro in qualche orifizio organico, così da travasare in pochi istanti corposi PDF nel cervello.
Migrato il file resterà il problema di una nostra personale comprensione dei contenuti migrati e, ancor di più, quello di una nostra soggettiva elaborazione. A che servono i libri se non a stimolare una nostra elaborazione? Processo che si svolge in larga misura proprio nel tempo della lettura. Però per manuali di aeromodellismo, testi libertini dozzinali e roba del genere l'USB-bionico potrebbe anche funzionare se azzecchi l'orifizio compatibile.