Si può fare un giro nel giardino ripetendo i nomi che sono stati appioppati alle piante, nomenclatura appresa e acquisita, ma possiamo anche passeggiare nel giardino incontrando piante senza nominarle perché ne ignoriamo i nomi, o li giudichiamo irrilevanti, preferendo incontrare fiori e foglie in presa diretta senza aggiungere alcunché.
Denominando avremo il vantaggio di una identificazione formale della pianta, individuazione che la colloca in paradigmi storici, scientifici e culturali e usciti dal giardino potremo comunicare agli altri la pianta incontrata proferendo l’arbitrio condiviso del suo nome.
Innegabili i vantaggi nel dare e nel conoscere i nomi, ma anche gli svantaggi perché il nome individua la cosa ma nel contempo la generalizza occultando ciò che abbiamo davanti per davvero, una sorta di trasmissione in differita, un film malfermo con l’audio un po’ fuori sincrono.