Tutto sommato incomprensioni e conflitti fra credenti e atei -come anche fra i credenti e pure fra gli atei- non scaturiscono prevalentemente dalle concezioni di partenza, tutte rispettabili se argomentate con ragione, ma dalla fissità di pensiero sui corpi dottrinali che si sono costruiti sopra.
“Io chiedevo - commentava Martini - non se siete credenti o non credenti ma se siete pensanti o non pensanti.”