Da Spinoza[1] alle neuroscienze è ormai appurato che l'aver ritenuto corpo e mente irrelati (Cartesio), sia stato un errore perché sono tutt’uno.
In questa unitarietà resta però da chiarire l’inversamente proporzionale tra corpo e mente dato dallo scostamento qualitativo fra i concetti che estrudeva il cervello di un balilla mentre il suo apollineo corpo si dimenava gagliardo ai saggi ginnici, e quelli costruiti da Leopardi che febbricitante e con doppia gobba produceva immobile alla sua scrivania.
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1 ‘La Mente umana è atta a percepire moltissime cose, e tanto più è adatta quanto più il suo Corpo può essere disposto in molti modi’.
‘La Mente non conosce se stessa, se non in quanto percepisce le idee delle affezioni del Corpo’.
‘La Mente umana non percepisce alcun corpo esterno come esistente in atto se non mediante le idee delle affezioni del suo Corpo’. (Proposizioni 14, 23, 27, Parte Seconda, Etica, Spinoza).
Silvano Tagliagambe così sintetizza le tre proposizioni: “ Le idee della mente sono rappresentazioni degli eventi che hanno luogo nel corpo”