“Poi Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba […] che è su tutta la terra»” ed è andata a finire che manco siamo riusciti a contarle tutte, innumerevoli non le abbiamo ancora trovate e di quelle individuate fatichiamo a trovargli un nome. Neppure per il diffusissimo lampascione ci siamo riusciti: la gente lo chiama lampascione o anche lampagione, magari giacinto dal pennacchio oppure cipollaccio col fiocco, talvolta cipollaccia turchina però anche canina. I botanici non hanno fatto di meglio classificandolo come Leopoldia comosa, ma anche Hyacinthus comosum e talvolta Muscari comosum, così come capita.
E mentre tentiamo di individuare e contare le erbe sulla terra, così da denominarle per usufruire del divino dono, queste cambiano, si adattano, s’ibridano all'impazzata, si evolvono. Qualcuna sembra estinguersi mentre indomabile ci supera sublime. Non è escluso che Iddio ce l’abbia donate per liberarsene: imbarazzante per l’Onnipotente gestire forze così incontrollabili.
Forse tutto il pensiero umano, spirituale, filosofico, scientifico, è un po’ come coltivare quattro gerani in vaso sul balcone illudendoci di dominare tutte le erbe del Mondo e va bene così: dobbiamo pure tenerci insieme, dobbiamo pure proteggerci da espansioni dirompenti.