Leggo in una lettera di Nietzsche:
«Forse l’estrema purezza dell’atmosfera in cui proprio quel compito [la sua missione] mi ha posto fa sì che a poco a poco io non riesca più a sopportare l'odore “delle persone”».
Nietzsche è Nietzsche, tu sei tu, io sono io e il coraggio uno non se lo può dare e a me una roba tanto estrema non è mai venuta in mente. Di tanto in tanto solo cosine somiglianti alzandomi storto qualche mattina, ma come quando s'individua il punto della perdita di gas mi ero accorto che il fetore non proveniva da quelli che mi stavano intorno, ma dal concetto di estrema purezza che mi albergava in testa.