E’ tutto culturale l’imperativo d’esistere artificialmente a oltranza se una vita, a causa di forza maggiore, è soltanto dolore.
E’ ancora culturale scegliere, sempre con un artificio, di cessare all’istante di esistere perché non ci piace più vivere.
Meglio lasciar fare alla natura favorendone l'andamento, dall'intervento del 118 alla sedazione palliativa profonda, così da assecondare il suo tendere a continuare o a cessare.