Agevole spiegare con precisione cosa sia una pietra, un albero, una bilancia e suppergiù anche un ghepardo ma “cos’è” una persona?
Vediamo e sentiamo umani apparati psicosomatici percependo la loro attività in presa diretta ma se vogliamo enuclearne il principio attivo arranchiamo. Siamo assolutamente prossimi a noi stessi quanto inspiegabili. Il punto è che a differenza dei determinati e uniformi funzionamenti della natura operiamo imprevedibili volendo e scegliendo. Enigmatico punto della realtà dove un ente «si determina secondo la propria legge: espressione della ‘libertà’ positiva dell'uomo, e quindi della responsabilità e imputabilità di ogni suo volere e azione» scrive la Treccani. Potenza autocausale, dunque, libera - «padre dei sui atti» (Aristotele).
Qual è, cos’è, dov’è e come si è costituito siffatto nucleo autodeterminante, causa di se stesso, che pur operando in condizioni e limiti nella totalità esercita senza causa estranea, non determinato dal tempo e dal luogo, quel peculiare spontaneo e continuo potere di iniziativa e scelta (nel bene e nel male), se non assoluto perlomeno in grado notevolissimo? Kant, al riguardo, osserva: «la causa libera non può essere nei suoi stati sottomessa a determinazioni di tempo, non dev’essere un fenomeno, dev’essere una cosa in sé e soltanto i suoi effetti sono da ritenersi fenomeni».
Se tale auto-sussistente movimento di pensiero che autocrea l’Io non è un fenomeno sarà necessariamente un principio cosmico, principio indefinibile con origine inspiegabile. Non so se Dio esiste, ma se c’è è quasi tutto a nostra immagine, solo un po' più prevedibile.