Politicamente corretto emanciparci completamente dal pregiudizio, eppure se fossimo assolutamente neutri non sarebbe possibile la relazione e la comprensione dell’altro.
I filosofi chiamano tale teoria circolo ermeneutico: partendo, per forza di cose, dalle nostre concezioni - un hardware senza software non funziona - ci rapportiamo con l’altro consapevoli del paradigma all’interno del quale l'altro si muove attraverso una pre-comprensione dunque un implicito pre-giudizio, non necessariamente di valore; abbozzo di conoscenza e di giudizio a priori che nel rapporto con l’altro potrà essere confermato o confutato, ovvero dialogo che senza un minimo di pre-comprensione del pensiero altrui potrebbe, però, compiersi.