Incontriamo a Oriente approcci spirituali, a Occidente filosofici, che interpretano l’Io come grumo impersonale, mero coagulo d’eterogenei fattori vaganti che si addenserebbero in un punto di spazio-tempo.
Ci sarebbe da chiedere ai fautori della teoria come il grumo possa conoscere d’essere tale così d’affermarlo consapevolmente; ci sarebbe anche da chiarire la possibilità del grumo riguardo la potenziale abilità di una possibile scelta auto implosiva (suicidio), ci sarebbe pure da considerare, con apprensione, che nella concezione ontogrumica il “Non uccidere” è un chiaro nonsenso. Niente di allarmante, non so perché ma di solito i fan dell’ontogrumo sono pacifici.