Mica è facile comprendere Nietzsche, così nel suo autobiografico Ecce homo, all’inizio del IV capitolo quando dice del
«perfezionamento dell’umanità, intendendo con ciò anche la distruzione, senza pietà, di tutto ciò che vi è di degenerato e parassitario»,
lenisco la mia repulsione alla frase considerando la sua furente autoesaltazione dicotomica e che, dunque, con quel “tutto ciò”, sicuramente includeva la distruzione, senza pietà, di ciò che vi era di degenerato e parassitario innanzitutto in lui e conseguentemente, ognuno per sé, in ognuno di noi. No mi sbaglio questo è Gesù di Nazareth evocato dal mio imprinting cattolico… Nietzsche era proprio l’altro che intendeva legnare. Però dopotutto non male il mio imprinting, filosoficamente non male.