Da sempre strano il Fico: foglia a surrogato di umane mutande; maledetto e pure seccato da Gesù perché trovato privo di frutti anche se «non è [era] la stagione dei fichi» (Marco 11,13-14). Però... Esigente Gesù... Bello strano anche lui.
Sessualità complessa quella del Fico: il maschio si chiama caprifico, nome che evoca perversione severa, ma lui non se la prende, sa che è definizione prodotta da artificio e costruzione culturale tutta umana. Dicevo che il maschio del fico detto caprifico fa polline abile nel fecondare ma frutti immangiabili, però ingravida il fico vero - la femmina - che così produce frutti. Il fatto complicato è che nel frutto del maschio caprifico ci sono anche ovari femminili pronti a ricevere il polline dalla parte maschile del medesimo frutto. Tale auto erotismo fecondante produrrebbe frutto se non fosse per la piccola vespa Blastophaga psenes, moscerino col nome da pornostar che dimorando negli “ovari del maschio” li modifica in galle sterili precludendo la formazione del frutto. La piccola vespa si fa perdonare sciamando sulla pianta del fico vero (la femmina) impollinandola.
Er famolo strano continua: in moltissime piante di fico il frutto che mangiamo si sviluppa e matura anche senza impollinazione, tuttavia se presente la piccola vespa pure con impollinazione, producendo frutti, di volta, in volta, con sapore e aspetto diverso proprio come le persone.