BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Mercoledì, 20 Maggio 2015 09:09

Quel cornuto che aizza all’essere

Scritto da 

In un testo teatrale avevo scritto e anche detto:

«Sono mortale? Sono immortale? Che importa? Io sono e non sono. E’ il diavolo che mi sussurra: tu esisti…tu esisti… tu esisti.»

Non ho ben capito perché nella volontà di esserci e perdurare ci scorgevo il diavolo, forse un qualche motivo ci sarà se anche De Sanctis, interpretando Schopenhauer, lo tira in ballo proprio sul medesimo punto:

«[Il Wille (il volere)]se se ne stesse quieto, sarebbe un rispettabile Wille; ma come ha de' ghiribizzi, gli viene spesso il grillo di uscire dalla sua generalità e farsi individuo. Principium individuationis […]  Potrebbe dire: non voglio vivere, e sarebbe Dio; ma quando gli viene in capo di dire: voglio vivere, diventa Satana.»1

1 Francesco De Sanctis, Schopenhauer e Leopardi
Morano - Saggi critici - Opere di F. De Sanctis, vol.V.

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Maggio 2015 11:20

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