Seduto sul cesso repentino gli si era attivato un remoto ricordo: aveva, più o meno, due anni e nell’osservare il fuoco di una stufa percepiva di esistere. Fuoco d’essere sorto spontaneo non sapeva da dove, non conosceva il perché, non sapeva come. Immenso senso di essere che, trascorsi decenni, sentiva ancora lì, immutato. Teorizzava che tale sensazione era l’unico capitale che aveva e nel contempo l'unico problema.
Intanto, indifferente a essere e divenire, la peristalsi del colon gli accadeva perfetta. Osservando da quella parte avrebbe forse trovato la porta del labirinto così da sciogliere il dilemma, ma lui pensava in grande, lui guardava oltre. Lontano, all’insù.
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Brevi Racconti