Un po’ malinconico il compagnone quando solitario ma, a ben vedere, neppure del tutto appagato quando in compagnia. Riducendo gli altri a intrattenimento necessita di dosaggi costanti e crescenti di silhouettes che mai soddisfano.
Eppure il misantropo, in apparenza emancipato dalla dipendenza del buontempone, sta peggio di lui. Magari valoroso che tuttavia borbotta. Mai incontrato - direttamente o come autore artistico, letterario o filosofico - uno soddisfatto.
Osservo che il rapporto con l’altro è decisivo, qualsiasi preclusione al riguardo - soft del compagnone o hard del misantropo - risulta direttamente proporzionale alla personale insoddisfazione.
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Filosofia di strada