Trattoria, nell'angolo a sinistra una tavolata di 13 elementi emana immotivata superiorità.
Il più anziano è anche il più grosso, sul cranio una papalina di lana nera stile San Vincenzo de Paoli[1]. Una ragazza con scolpita nella faccia la maschera di Pulcinella, un’altra con pantaloni di tre taglie in più.
Com’è facile riconoscere le compagnie teatrali: più tentano di emanciparsi dai canoni ordinari del vestire e dell’esserci e più ostentano una divisa che li inchioda al ruolo.
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