Concluso in Belgio uno studio antropologico sull’assuefazione alla morte.
L’Université libre de Louvain ha analizzato il comportamento di 21 titolari di imprese funebri e di 32 custodi di cimiteri impegnati nel settore da almeno 20 anni, in occasione della morte di familiari e amici.
L’indagine ha riscontrato, rispetto alla media della popolazione, maggior accettazione e resilienza all’evento luttuoso, di persone prossime, negli addetti ai lavori. Il professor Vincent Delobbe docente di antropologia supervisore dell’indagine, ha riferito che lo studio ha avuto mero taglio sociologico, non psicologico, in quanto il dolore soggettivo non è oggettivamente quantificabile.
Ho inserito la notizia pseudoscientifica nella sezione “Brevi racconti” di questo blog, in quanto fiction che mi son inventata or ora.
Tutto sommato plausibile: le morti reali sono evento ben diverso dalla inesistente entità Morte riportata nell'immagine: “Il Cavaliere, la morte e il diavolo” incisione di Albrecht Dürer, 1513.