Anche i miscredenti ostentano i loro testi canonici, proprio come fanno i preti, se non li leggi ti scomunicano. Mi hanno indicato di leggere “La Recherche” di Proust. Più che un consiglio di lettura è stato un ordine, un’indicazione esistenziale, se non avessi letta avrei vissuto un’esistenza indegna, subumana. Mica ci credevo, però ho aperto il primo volume. Lette le prime duecento pagine delle tremila ho buttato il libro in un angolo del soggiorno, non valeva la pena dare un pezzo della mia esistenza per quella lettura, per incontrare qualche perla di sensibilità e capacità di osservazione ogni cento pagine. Ma come si fa a leggere tutta la Recherche? Sono a posto di testa, stanno bene, quelli che la leggono tutta? O vivi la tua vita o leggi quella di Proust, non puoi far insieme le due cose, forse la cultura è cosa diversa dall’erudizione, forse buttare la Recherche in un angolo è stato atto sano, gesto culturale.