BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Martedì, 02 Febbraio 2021 18:49

Non esiste però funziona

Ma quando affermano che l’Io non esiste e convinti spaccano il capello in quattro per dimostrarlo, chi lo afferma e lo dimostra? Cosa fa esperienza di questa assenza? 

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Domenica, 31 Gennaio 2021 19:57

Con gli occhi di un cane

Nella esperienza comune di tutti i giorni gli oggetti e i fatti che percepiamo attraverso i sensi sono garanzia di realtà, le idee un po’ meno. Allo stesso modo il filone filosofico dell’empirismo afferma il primato dell’esperienza sulle idee. A questo punto si potrebbe prevedere che l’empirismo filosofico, nel suo affermare la realtà assoluta degli oggetti e dell’esperienza sensoriale, sfoci in una interpretazione materialistica del mondo. In effetti accade proprio così per l’empirismo di strada, quello del “vogliamo fatti non parole”, ma per la filosofia empirista che opera con rigore possiamo assistere a esiti del tutto diversi e davvero inaspettati.

Basta considerare il percorso di pensiero del filosofo scozzese David Hume (1711 –1776) -il più empirista degli empiristi- per trovarci spiazzati nel constatare che il suo rigorosissimo empirismo non porta al materialismo, ma a livelli di scetticismo tanto estremi da annichilire natura e mondo. Hume nell’indagare la realtà affermando il primato delle impressioni che le cose producono in noi attraverso i sensi e giudicando le idee nient’altro che forme illanguidite di tali impressioni, attraverso passaggi logici, estenuanti ma incontestabili, conclude che

non esiste spazio perché attraverso i sensi percepiamo nient’altro che distanze tra oggetti, non lo spazio. Non esiste tempo, perché attraverso i sensi osserviamo soltanto accadimenti che si susseguono, mica il tempo. Non esiste causa necessaria che produce effetti perché osserviamo un mero succedersi di eventi contigui che per abitudine crediamo regolarmente connessi come causa-effetto, non la pura potenza che produce l'effetto. Per Hume non esiste neppure il mondo esterno, perché percepiamo oggetti e moti ma non il substrato, la sostanza, che prova il suo statuto ontologico. Non esiste neanche un io personale, in quanto osservandoci sperimentiamo fasci di impressioni sprovvisti di un nucleo stabile che possa essere dimostrato. Ne consegue l'impossibilità di fare scienza, perché ci è preclusa ogni prevedibilità certa. Non esistono idee generali, perché i sensi percepiscono solo un fluttuare di provvisorietà cangianti. Ovviamente non esiste Dio perché Dio non si vede.

Verosimile che anche un cane veda il mondo proprio come Hume, con la differenza che al cane la cosa non fa problema, mentre a Hume, così guardandolo, il mondo gli si annichilisce davanti agli occhi. Non sfuggirà che dietro ad un empirismo tanto estremo occhieggi un idealismo vigoroso; sappiamo che gli “ismi” più sono estremi e più tendono ad incontrarsi. In effetti l’idealismo estremo e assoluto, pensiamo all’idealismo soggettivo, quello alla Berkeley, quello che nega una qualsiasi esistenza del mondo indipendente dal soggetto, quello che se chiudiamo gli occhi facciamo sparire l’universo e riaprendoli lo ricreiamo. Idealismo sopra le righe in apparenza opposto ma, di fatto, perfettamente speculare all’empirismo di Hume, apparentato come se generato da identica matrice.

Forse la soluzione sta in un pacato compromesso tra i due estremi, riconoscendo da una parte che il mondo può tranquillamente proseguire per forza propria infischiandosene di chi lo osserva, dall’altra concedendoci di fronte ai buchi neri che incontriamo per la via di rattopparli con qualche idea. L'idea di Dio di solito rattoppa bene, a giuste dosi però.

Pubblicato in Filosofia di strada
Martedì, 26 Gennaio 2021 17:18

Facce vedé !

Hume nel suo “Trattato sulla natura umana” afferma il primato delle impressioni immediate che ci pervengono dai sensi, rispetto alle idee che produciamo, a tutte le idee, altissime incluse. Idee che, a suo dire, sarebbero nient’altro che immagini illanguidite delle impressioni avute dai sensi corporei. Se le cose stanno così andrebbero ridimensionate non poche tradizioni di pensiero che hanno fondato la nostra civiltà, dall’Essere parmenideo, alle idee platoniche, al paradigma del soprannaturale proclamato dal teismo.

Ad avvalorare la concezione di Hume sono tutti quegli artefatti che, nella storia della civiltà, hanno fatto migrare le idee pure dal campo dell’astrazione a quello sensoriale, prova provata che quelle idee faticavano a reggersi da sole. Consideriamo l’effetto anabolizzante che ha avuto l’arte sacra per la religione o per le società le bandiere di Stato e le innumerevoli allegorie connesse. Ad avvalorare la visione di Hume, che giudica più efficace il vedere rispetto al pensare immaginativo, sono anche le statistiche mondiali dei siti porno; nel 2019 solo Pornhub è stato visitato 42 miliardi di volte, con 115 milioni di visite quotidiane.

Non so se il dato sia sufficiente ad incenerire il pensiero di Parmenide e di Platone o del teismo che narra una dimensione soprannaturale ma, al netto da assiologie, a problematizzarli forse sì.

Pubblicato in Filosofia di strada
Sabato, 23 Gennaio 2021 17:05

Ginocentrico VS androcentrico

All’acme della fervente disputa teologica se Iddio fosse padre o madre si udì una voce dal cielo:

“Ma finitela, mica sono un mammifero !”

Pubblicato in Sacro&Profano
Giovedì, 21 Gennaio 2021 18:06

Idealismo assoluto?

Possiamo partorire idee poggiando sul puro e autonomo pensare, oppure ogni pensiero è elaborazione, assemblaggio e ordinamento, più o meno valoroso, di materia prima proveniente dalle percezioni sensoriali e dall’imbeccata di qualcuno?

Escludendo dal nostro pensare tutto ciò che i sensi percepiscono e ogni idea appresa e ereditata, che rimane? Può darsi che di auto sussistente resti solo il pensiero: “Sono”, che i bambini hanno la prima volta nel suo spontaneo sorgere. Anche un primo uomo primitivo ci andò forse vicino a questa qualità auto sussistente e inedita, quando all’improvviso pensò di piantare un palo in mezzo alla radura che non servisse a nulla. Segno di un oltre sacro che non aveva mai toccato, visto, sentito, che non aveva mai odorato o gustato e che da nessun suo simile era stato notiziato, eppure aveva onorato.

Pubblicato in Filosofia di strada
Lunedì, 18 Gennaio 2021 23:46

“Padrefiglio”

E quando l’adulto scorge il bambino che era muoversi dentro, chi è causa e chi effetto?

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Lunedì, 18 Gennaio 2021 17:46

Imprimatur, imprimaturissimo

Nel leggere un articolo della teologa brasiliana ecofemminista Ivone Gebara, che individua nel dominio storico del clericalismo cattolico di stampo patriarcale la causa della violenza sulle donne e sulla natura, colgo qua e là qualche passaggio un poco raffazzonato e conclusioni forse troppo frettolose.

Ma nel leggere la sua biografia ogni perplessità si scioglie come neve al sole informato che la Gebara nel 1990, a seguito delle sue posizioni teologiche, era stata condannata dal Vaticano a due anni di silenzio. Vale a dire: “Taci donna e obbedisci !” Ovvero autocontraddizione performativa: noi gerarchia nel comandarla e sanzionarla per averci giudicati dispotici, clericali e maschilisti, diamo sul campo e in presa diretta plateale dimostrazione, inconfutabile prova e definitiva testimonianza che costei dice il vero.

Pubblicato in Sacro&Profano
Venerdì, 15 Gennaio 2021 21:14

Identikit

Davvero un brutto affare la cattiva filosofia, però è facile da riconoscere.

E’ reattiva e piuttosto permalosa, stravaccata sulla retorica sforna sofismi arzigogolati e si attarda altezzosa a metafisicare teoresi che non servono a nessuno. Esorta obbligando e vietando, dispensando a raffica i precetti che si inventa.

Pubblicato in Filosofia di strada
Martedì, 12 Gennaio 2021 15:56

Biochimica e metafisica del metabolismo

Dante Alighieri mangia tagliatelle con ragù di frattaglie di pollo e con l’energia ricevuta da quei carboidrati, proteine e lipidi, scrive:

“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.

La frase, in potenza, era già contenuta nelle tagliatelle col ragù?

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Martedì, 12 Gennaio 2021 15:20

Neuroni mobili e versatili

Dio disse: «La terra si copra di erba verde, produca piante con il proprio seme e ogni specie di albero da frutta con il proprio seme!». E così avvenne.

Tra i botanici e gli speziali tanti sono stati religiosi. Studiosi che leggevano la bibbia e la natura senza farsi in due, traducendo dal greco precursori pagani e dall'arabo maestri islamici senza farsi in quattro.

Pubblicato in Erbario

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