Anni '80 Argentina. Una famiglia torna a casa dalle vacanze estive. Padre, madre e la figlia di tre anni percorrono in auto i quattrocento chilometri di rettilineo che congiungono Mar del Plata a Buenos Aires. La bambina piange, serve una sosta. Seduti ai bordi della strada, mangiano qualcosa. Ammirano la pianura sconfinata. E' tornato il sereno dopo il temporale del giorno prima. Migliaia di piccoli funghi, cresciuti nella notte tappezzano i campi. Ripartono. La bambina vomita. Diventa fredda. Si fermano nel primo paesino. Il medico condotto li rassicura, non è niente. La madre racconta dei funghi, ma il medico garantisce che i funghi di quelle parti non sono velenosi. Arrivano a Buenos Aires. La bambina è in coma. Diagnosi avvelenamento acuto da Amanita phalloides. Serve un trapianto di fegato. La madre è compatibile. Asportano una sezione di fegato alla madre per impiantarla alla figlia, ma la bambina muore durante l'intervento. La madre è colpita da una infezione post operatoria e muore dopo una settimana. Il marito fa causa al medico condotto. Il perito botanico conferma che i funghi presenti nell'area studiata non sono velenosi, trattasi prevalentemente di Amanita caesarea e la possibilità di incontrare Amanita phalloides sono una su cento milioni. Assolto.bruno vergani