Bruno Vergani
Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.
Breve invito all’inconscio delle piante
Le piante si costituiscono e vegetano captando, assorbendo e trasformando luce solare, acqua, anidride carbonica e le sostanze che sono contenute nella terra. Questo processo metabolico primario produce enormi quantità di cellulosa e lignina che costituiscono e strutturano le foglie e il legno degli alberi, ma anche carboidrati, zuccheri, proteine e lipidi, dei quali ci nutriamo mangiando le piante; sostanze indispensabili per il nostro vivere che prima di entrare nel laboratorio pianta erano luce, anidride carbonica, acqua e indigesta terra.
Ciò che vediamo di primo acchito in una pianta è prodotto da questo processo metabolico primario, ma come non si può conoscere una persona da una prima occhiata così è anche per le piante. Per conoscerle meglio occorre andare un po’ oltre le ombreggianti chiome e i tronchi che ci forniscono legname e ai frutti che ci nutrono. Per conoscerle davvero occorre prendere contatto con quelle sostanze seminascoste, spesso del tutto nascoste, che le piante sintetizzano attraverso il loro processo metabolico secondario. Sono sostanze presenti nella pianta in modesta quantità ma di innumerevoli tipi, ogni specie contiene le sue proprie.
Un po’ come l’inconscio sono sostanze nascoste ma potenti, plasmate in origine da shock termici o meccanici, o formatesi a seguito di infezioni o in condizioni di siccità. Sono numerosi e diversificati, troviamo alcaloidi, eterosidi, oli essenziali e resine, che curano e difendono la pianta. Alcuni di questi principi attivi possono curare anche noi, grazie a quote di affinità biologica pianta-uomo; quelli che la pianta utilizza per difesa sono quasi sempre tossici, ma nel giusto dosaggio anch’essi possono rivelarsi curativi.
Per incontrare queste sostanze in giardino occorre andare un po’ oltre alla meraviglia per i bei fiori o per i mastodontici tronchi, un po’ come quando per conoscere davvero una persona occorre andare oltre il suo aspetto fisico (con le piante di solito ci si ferma lì). Possiamo intravvedere queste molecole nascoste occhieggiare negli effluvi e nei colori del mondo vegetale, anche se quasi invisibili con un po’ di attenzione e di pratica si imparerà a scovarle.
Conformazioni
In tempi di pandemia coloro che soffrono di disturbo compulsivo del lavarsi ossessivamente le mani sembrano tutti guariti.
Dinamica imparentata è quella della immaginaria soddisfazione procurata dal perseguire obiettivi sociali senza capo né coda, perché così fanno in tanti.
La cura
Ho letto solo un paio di libri del filosofo Manlio Sgalambro, quanto basta per sentirlo prossimo al sodo pessimismo cosmico di Schopenhauer e al beffardo, nerissimo, quanto geniale Cioran. Ripensando a una sua affermazione che avevo letto nel “Del Delitto”:
« La ragione dà ragione all'assassino e alla sua vittima. L'assassino e la sua vittima sono inscindibili. “Ti sei interessato a me sino a uccidermi” »,
mi è venuto il sospetto che nel testo de “La Cura” di Franco Battiato, al quale il caustico Sgalambro aveva collaborato, serpeggi, antifrastico, del sarcasmo beffardo nei confronti dell’amore tenero e attento all’altro che il pezzo esalta e celebra. Però, anche se così fosse, l’ascoltatore può comunque liberarsi agilmente dalla beffa interpretando il pezzo come gli pare e piace.
Spiazzamento solo apparente
Nell’agglomerato di DNA, di archetipi ereditati che ci costituiscono, di costruzioni culturali apprese e introiettate, ci sarà pure anche un po’ di libero arbitrio. Però non è facile individuare l’istante preciso, il nanosecondo, dove avviene che invece di fare così scegliamo di fare cosà.
Forse quell’istante è così breve, o tanto eterno, da impederci di percepire l'evento che gli accade dentro, oppure quell'istante non esiste e anche la scelta più rapida e inaspettata è un processo che in specifici campi di possibilità è giunto a necessaria maturazione.
Inopportune altezzosità
L’esperienza estatica è davvero singolare, il mistico nullifica se stesso, il mondo e tutti quelli che ci abitano sopra e a strage completata permane raggiante di gioia, anche se non esiste più.
Leggi universali e regolamenti di circoscrizione
Velo di Maya, dualismo onda-particella: la realtà non è come ci appare affermano alcune mistiche e teorie della fisica, tuttavia se nel nostro piccolo e provvisorio principato spazio-temporale, chiamato mondo, applicassimo letteralmente l’assunto rischieremmo di sbattere la testa contro lo spigolo della credenza, invece prendendo la realtà fisica per come ci appare di solito non succede.
Il problema è che dobbiamo ottemperare uno strano mix legislativo, barcamenandoci fra eterne, assolute, leggi universali e momentanei regolamenti di circoscrizione.
Strumenti
Nel rendere ragionevole un rito sacro si disinnesca il suo detonare, nel dimostrare la razionalità e l’utilità di un precetto religioso lo si depotenzia all’istante.
Strani oggetti gli strumenti del sacro, più sono inutili e astrusi e più sono efficaci nel portarti oltre, dopotutto è così anche per gli strumenti musicali.
Geometrie naturali, cono santo
Nelle strutture organizzative piramidali, come quelle aziendali, militari o clericali, al vertice è posizionato il capo di tutta la baracca, sotto i suoi diretti subalterni che comandano i sottoposti e così via fino alla base.
Nell’osservare una infiorescenza di Centranthus ruber, meglio conosciuto come valeriana rossa, nella geometria della infiorescenza incontriamo, anche qui, una struttura piramidale ma con funzione opposta a quella gerarchica, perché finalizzata a evitare che i fiori che stanno sopra ombreggino quelli sotto, cosicché ogni fiore permanga in piena luce a qualsiasi livello sia posizionato.
Unico limite della struttura organizzativa piramidale floreale è che funziona bene solo se c'è luce, nel buio pesto performa meglio la clericale.
Occhiata furtiva
Nell’Uno, nel Brahman supremo, Hitler e San Francesco sono uniti e identici, dato che su quelle vette mica esiste un sé personale, e anche se esistesse i due sarebbero comunque uniti e identici perché lassù gli opposti coincidono. Invece dalle nostre parti Hitler e San Francesco sono percepiti come soggetti divisi e diversi, uno buono l’altro cattivo e a ciascuno il suo.
Se abitassi lassù un'occhiata ammirata verso il basso di tanto in tanto la darei.
Tecnicismi metafisici
Serve un minimo di perizia per riparare il rubinetto che gocciola, invece anche sprovvisti di competenze specifiche riusciamo a digerire la cena e poi ad addormentarci e pure a risvegliarci a regola d'arte. Per aggiustare il rubinetto dobbiamo obbedire a un metodo che ci fornisca indicazioni sul carattere delle tecniche da seguire: step 1; step 2; step 3, fatto ! Invece per i molto più complessi digerire, addormentarci, svegliarci, basta non opporsi all'affidabile svolgersi di spontanee sapienze innate.
Anche se vogliamo ben morire, invece che semplicemente morire o mal morire, una qualche tempestiva preparazione specifica dataci dall'ottemperare protocolli e procedure dell’Ars moriendi, occidentali o orientali che siano, potrebbe anche tornarci utile. Senza esagerare però visto che il processo del morire è più simile al digerire, all'addormentarci e forse anche allo svegliarci che all’aggiustare un rubinetto.