BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Venerdì, 19 Luglio 2019 17:59

Sora nostra morte corporale

L'essenza della realtà ci è preclusa perché gli strumenti che abbiamo per vederla sono gli inadeguati occhi delle nostre idee e valori[1].

Possono avvicinarsi sciamani e poeti che liberati dalle lenti della soggettività ci comunicano intermittenti indizi di realtà, ma per una visione davvero completa non ci resta che non esserci più, un buon motivo per accettare di morire.

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1 Nessun tentativo di fondare l’essenza della svelatezza [qui il lemma "svelatezza" è contiguo a "verità", vedi qui] nella “ragione”, nello “spirito”, nel “pensiero, nel logos”, o in qualche specie di soggettività potrà mai salvare l’essenza della svelatezza. (M. Heidegger, Dottrina platonica della verità, Adelphi).

Pubblicato in Filosofia di strada
Venerdì, 19 Luglio 2019 10:46

Cetonia aurata, Sambucus nigra

“Tutto a posto, non preoccuparti”. Proclamava quell’essere verde e bronzeo incontrato all’improvviso sul grande fiore prima d’essere infilzato nella teca dell’entomologo, mentre il fiore veniva appiattito nell’erbario del botanico. 

Sotto al primo ci hanno scritto: Genere Cetonia, Specie C. aurata; sotto al secondo: Genere Sambucus, Specie S. nigra.

Cosa mai comprenderebbe di noi (e di lui stesso) il dio che ci infilzasse con uno spillone scrivendo sotto il corpo secco stecchito: Genere Homo, Specie H. sapiens?

Pubblicato in Erbario
Giovedì, 18 Luglio 2019 10:57

Prendete, e mangiatene tutti

Possiamo conoscere le cose investigandole attraverso numerosi e differenti punti di vista, ma uno dei più efficaci è mangiarsele: tutt’a un botto le cose diventano noi, e noi un po’ esse.

Metafisica diretta, dell’edule e non.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Mercoledì, 17 Luglio 2019 15:18

Metafisica

Davvero semplice comprendere la metafisica, metti le piante: più ci giri intorno classificandole ed analizzandole e più in quella gradulità ti sfuggono, ma nell’imbatterti in pieno campo ne sei pervaso dalla gloria, all'istante.

Pubblicato in Erbario
Lunedì, 15 Luglio 2019 10:53

Flussi e riflussi

Se monitoriamo un’esistenza constatiamo che è dettata dallo svolgersi di scelte personali in specifiche circostanze.

La storia sociale dovrebbe coincidere con la precisa sommatoria (numeri negativi inclusi) di queste storie individuali, invece i conti non tornano. Talora è di più, talvolta di meno, come se la storia del mondo fosse un organismo che nasce si sviluppa e muore ottemperando leggi proprie, o forse governata dalla mano invisibile di un misterioso demiurgo.

Pubblicato in Filosofia di strada
Domenica, 14 Luglio 2019 18:28

Legge naturale

Un elemento chimico più è puro più è morto,

ma se s’insudicia resuscita.


Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Sabato, 13 Luglio 2019 09:10

Sdoppiamento consapevole

La realtà è proprio ciò che abbiamo intorno e irraggiungibilmente oltre la rassegna di apparenze che equivochiamo per essa.

Non ci resta che farci in due.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Martedì, 09 Luglio 2019 10:33

Genealogia

Mica è facile rassegnarsi d’essere figlio di padre ignoto e di madre catatonica, mica è agevole accettare il ragionevolissimo naturalismo.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Domenica, 07 Luglio 2019 11:07

Ricircoli

Consideravo che la teoria filosofica dell’eterno ritorno dell'uguale[1] di Nietzsche che attinge dai classici, può essere vista come uno stratagemma narrativo che concilia il libero arbitrio personale con la necessità. Sintesi tra l'assoluta responsabilità personale (perché ciò che scegliamo sarà sempiterno) e la totale necessità (visto che ciò che faremo sarà il suo meccanico ripetersi).

Francamente non so se quello che adesso intendo, voglio e scelgo, lo stia eseguendo liberamente per la prima volta -come Nietzsche sembra affermare-, o se già ottempero il ciclico funzionamento ripetitivo, ma si sa: Nietzsche è come la Bibbia, mica si interpreta letteralmente.

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1 «Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione - e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!» (Friedrich Nietzsche, La gaia scienza e Idilli di Messina, Adelphi 1977).

Pubblicato in Filosofia di strada
Domenica, 07 Luglio 2019 10:27

Reazione & subordinazione

Dopo decenni di sdegno procurato dagli atti di chi fa l’ovvio mestiere di essere semplicemente se stesso, forse meglio non insistere ed escogitare tutt’altro[1] smettendola di disperdere energia[2].

Non abbiamo garanzia che deposto il nostro reagire nuove e insospettate strategie potranno dirimere il penoso presente e neppure che spiazzeremo gli artefici, ma perlomeno ci ritroveremo meno banali di loro.

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1 Ad esempio se avessimo dato una metà dell’energia dispersa nelle beghe di cortile su olgettine e dintorni, in quel lustro avremmo potuto leggere tutte Le Upaniṣad e forse anche ruminare la prima sezione del "Capitale".

2 «Oggi avere potere significa sapere cosa ignorare.» (Yuval Noah Harari, “Homo Deus, breve storia del futuro").

Pubblicato in Attualità

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