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Caro Bruno, ho voluto verificare se ti avevo trasmesso delle informazioni corrette. Il Catechismo attuale della Chiesa cattolica ha sfumato molte asserzioni dogmatiche e, per questo, Ratzinger si è preoccupato di precisare più volte che esso non correggeva, ma confermava, il precedente catechismo di Pio X (quello, per intenderci, su cui ci siamo preparati alla prima comunione noi ragazzini degli anni Cinquanta del secolo scorso). In quel catechismo si andava giù con precisione chirurgica:
"20. Come si chiamano le tre Persone della santissima Trinità?
Le tre Persone della santissima Trinità si chiamano Padre, Fi­gliuolo e Spirito Santo.

21. Delle tre Persone della santissima Trinità si è incarnata e fatta uomo alcuna?
Delle tre Persone della santissima Trinità si è incarnata e fatta uomo la seconda, cioè il Figliuolo".
Comunque, anche oggi, se si passa dal catechismo in uso ai libri di teologia 'ufficiale', si apprende con la medesima inequivoca chiarezza ciò che si può leggere anche su Wikipedia alla voce Gesù Cristo:
"La cristologia cattolica riconosce in Gesù tanto la natura umana quanto quella divina così come definito dogmaticamente nel simbolo niceno-costantinopolitano e frutto dell'elaborazione dei primi Concili Ecumenici, in particolare il Concilio di Calcedonia.
Tale cristologia attualmente è ritenuta per vera dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e dalla maggior parte delle chiese protestanti luterane. Alcune chiese protestanti anglicane se ne discostano non riconoscendo in Gesù la natura divina piena. La totalità delle chiese evangeliche riformate e battiste, basandosi sulla Sola Scrittura crede nella cristologia di Calcedonia, ed anche la maggioranza delle chiese evangeliche pentecostali.
La cristologia cattolica sostiene che in Gesù vi sono due nature, quella umana e quella divina, unite ma non confuse fra di loro. Così afferma il dettato dogmatico del concilio di Calcedonia (451): “Insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio: il Signore nostro Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, uno e medesimo Cristo Signore unigenito; da riconoscersi in due nature, senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili, essendo stata salvaguardata la proprietà di ciascuna natura, e concorrendo a formare una sola persona e ipostasi; Egli non è diviso o separato in due persone, ma è un unico e medesimo Figlio, Verbo e Signore Gesù Cristo”. Già il concilio di Nicea (325) aveva proclamato Gesù consustanziale con il Padre ("homousios to Patrì"), generato prima del tempo e a lui coeterno e coeguale, contro le dottrine di Ario che lo interpretavano solamente come un'eminente creatura. Secondo la medesima dottrina ortodossa, dalla vergine Maria Gesù ha veramente assunto la natura umana al momento dell'incarnazione. Così che l'incarnazione, la morte in croce, la risurrezione e l'effusione dello Spirito Santo costituiscono come i cardini della soteriologia cristiana".
Aggiungo soltanto che, quando ero cattolico, lo ero proprio perché avevo capito la proposta cristologica: aderivo all'unica religione in cui non mi dovevo fidare di un uomo che parlava di Dio (Mosé, Maometto etc.), ma di Dio stesso. Quando, studiando teologia, sono arrivato alla conclusione che questa identità divina di Gesù NON era stata rivendicata e proclamata da Gesù stesso, bensì dai suoi seguaci (e neppure da quelli della prima generazione, bensì via via lungo i primi secoli), ho ritenuto più rispettoso del Mistero divino passare alle posizioni "oltre-cristiane" che tu conosci dal mio libro "In verità ci disse altro". Non sarebbe saggio né onesto, infatti, essere più realisti del re e più cristiani di Cristo!