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Cara Maria, licenza accordatissima. Mi hai fatto ricordare la concezione che U.G. Krishnamurti aveva riguardo il copyright del suo pensiero, e che valgono anche in questo blog: “Siete liberi di riprodurlo, diffonderlo, interpretarlo, fraintenderlo, distorcerlo, alterarlo, farne quel che vi pare; potete perfino pretendere di esserne voi gli autori, senza chiedere il mio consenso o il permesso di chiunque altro.”