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Non so se l'Essere con la E maiuscola ed il senso del cosmo si possono comprendere, ma non porsi il problema e non provarci neppure mi è sempre sembrato strano, e questo si davvero incomprensibile. Penso pure che per avere una speranza di capirci qualcosa dobbiamo partire dal visibile, dall'esperienza di quello che abbiamo intorno, anche dalle relazioni di cui parla Armando: forse sono tutti modelli di realtà esistenti in dimensioni altre (è da un po' che mi scopro un po' platonico).