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Ma cos'è, caro Bruno, la "pensata" se non sintesi d'esperienza umana? Forse per secoli abbiamo creduto di osservare il mondo come se ne fossimo fuori e potessimo pensare indipendentemente dal mondo. Con la presunzione che ci distingue, crediamo di comprenderlo, dico il mondo, e di conoscerlo. Oggi la scienza invece ci ricorda l'umiltà di essere 'pulviscolo' nell'immensità del mistero che chiamiamo realtà. Il "giudizio a priori" per me non esiste, esiste forse la deduzione/induzione di pensiero nuovo.