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“ M'irrigidii e morii
quasi senza rendermene conto,
raccolsi la mia sbrindellata anima e restai a guardarmi... incantato!
quel baffetto andava tagliato meglio, gli occhi sono ancora semichiusi, speriamo che se ne accorgano prima che io diventi troppo rigido da manovrare.
La bocca invece resta chiusa, e forse questa volta dovrei dire per sempre, ma da qui questa parola è per davvero ridicola e non m'inquieta più di tanto. Su come mi vedo steso e sulle pieghe del lenzuolo eviterei di addentrarmi, mi sembra una inutile riflessione dal momento che sta per diventare tutto rigido ed immutabile, trasformazioni remote ed eterne. L'espressione del viso invece mi attira. Mi guardo nello specchio della morte e mi dico "non male quel che vedo, non male. Avessi saputo mi sarei tinto i capelli di nero!" ”