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“ @Vudok
Nella Chiesa cattolica ci sono molte realtà impegnate in opere di carità, le più efficienti sono quelle non pietistiche e neppure integraliste, comprese alcune realtà cielline periferiche e un po' "anarchiche" che operano nel terzo mondo.
Aiutare, donare, regalare e anche bontà e carità, sono parole insidiose generatrici di "poverini", a maggior ragione quando si stila una graduatoria delle stesse, con queste premesse
la mela offerta in dono è sovente avvelenata, cavallo di Troia, che nell'aiutare (vera e propria dipendenza nei gruppi fondamentalisti) gli altri li fagocita; in effetti l'aiuto al prossimo è l' alibi necessario per autogiustificare, nel suo assioma incontestabile e ammirabile, che non sono nell'errore ma nel giusto. Di fatto, non accolgono nessuno se non le idee del gruppo, tant'è che se l'altro, cercato e accolto e aiutato con sommo amore, non si adegua ai salvatori per il semplice fatto che rimane sé stesso, viene inopinatamente combattuto e se persiste negato.
Bah, forse tutto sommato meglio una mela avvelenata che niente? Se si sta morendo di fame e la mela non è letale forse si... lei mi confonde caro Vudok.
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